Filosofia interculturale

Quando ho elaborato questo discorso studiavo filosofia all’università di Padova: avevo già una laurea in pedagogia e avevo incontrato l’Africa e il suo pensiero in Ruanda e Congo, inoltre, dai primi anni 90 seguivo, con delle associazioni, molti immigrati che erano arrivati in massa e avevano iniziato quell’esodo verso l’Italia e l’Europa, una sorta di epopea che continua in modo diversi anche oggi.
Con loro, che provenivano da tante zone, si cercava di comprendere, capire il perché della loro situazione e quindi venivano offerti vari servizi che ci permettevano di comprendere culture e modi di pensare diversi. Soprattutto con gli africani ho constatato quanto le loro idee sul mondo, sull’uomo e sul trascendente fossero vivaci e interessanti.
Questo è stato il primo tentativo di accostare e mettere sul piano interculturale le varie filosofie, passando per la Teogonia greca, gli antichi Vada indiani e il Griot africano, le contaminazioni positive e quanto avessimo perso nell’ignorare o addirittura giudicare le produzioni africane come inferiori rispetto alle grandi costruzioni dei filosofi occidentali.
Più tardi avrei lavorato molto sul pensiero africano e nel mio sito si trovano le mie pubblicazioni su questo argomento
Attachments:
Download this file (filosofia interculturale.pdf)filosofia interculturale.pdf[ ]913 kB

Please publish modules in offcanvas position.

Free Joomla! template by L.THEME